Il 7 febbraio 2019 si è tenuta la presentazione del libro "Gino Zani. L’ingegnere, l’architetto, lo storico”, che raccoglie gli atti del convegno ed un resoconto illustrato della Mostra che si sono svolti a San Marino alla fine del 2014, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’Ingegnere, con l’integrazione e l’inserimento di ulteriori testi e contributi.
Servizio di San Marino RTV andato in onda il 7 febbraio 2019
Il volume è stato curato dall’architetto Luca Morganti e prodotto dal Centro Superiore di Studi Storici dell’Università di San Marino, con la collaborazione dell’Istituto Ingegnere Gino Zani e del DARCH.
In quest’opera si trovano insieme raccolti gli studi e le analisi delle due principali stagioni del lavoro dell’Ingegnere, che in precedenza erano stati trattati solo in lavori di ricerca separati.
Infatti, fondamentale è stato il suo contributo nella ricostruzione della città di Reggio Calabria immediatamente dopo il terremoto del 1908, con la edificazione dei più importanti edifici pubblici e di interi quartieri popolari. In questo ambito, l’Ingegnere ha posto le basi, con apporto assolutamente innovativo ed inedito, per la progettazione delle strutture antisismiche con l’utilizzo del calcestruzzo armato.
Ma quasi contemporaneamente Gino Zani avviava il complesso processo per il restauro delle fortificazioni e per la rifabbrica della città di San Marino, che vedeva il culmine negli anni trenta e quaranta soprattutto rispetto alla riprogettazione del tessuto urbano, della sua prima espansione fuori dalle mura e delle opere infrastrutturali relative all’intero territorio della Repubblica. Il suo lavoro fissò nella pietra delle costruzioni e dei restauri l'identità unica e irripetibile del piccolo Stato tanto da far meritare alla Repubblica di San Marino nel 2008, l'inserimento nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità da parte dell’UNESCO.
La presentazione del libro ha visto la preziosa partecipazione di due importanti relatori che hanno introdotto e commentato l’opera.
La parte relativa agli interventi di restauro e riprogettazione della Città è stata commentata da Tommaso di Carpegna Falconieri, Professore Associato nel settore scientifico disciplinare di Storia Medievale, e Presidente della Scuola di Lettere, Arti, Filosofia presso l’Università di Urbino.
Il periodo Reggino e lo studio delle innovazioni in campo strutturale sono stati analizzati da Tullia Iori, Professore Ordinario di Architettura Tecnica e Responsabile del progetto SIXXI - Storia dell'ingegneria strutturale in Italia presso il Dipartimento di Ingegneria civile e Ingegneria informatica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata.
Ha concluso le relazioni il Curatore del volume, Luca Morganti, focalizzando gli intenti che hanno istruito il suo lavoro di raccolta dei contributi, l’ampia integrazione del testo con il proprio documentato commento e l’inserimento di numerose immagini dei materiali esposti nella mostra.
Riportiamo il link dell'editore dove è possibile trovare la pubblicazione